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2 Ottobre - Evocazione

  • Immagine del redattore: rossanazancanaro
    rossanazancanaro
  • 3 ott 2024
  • Tempo di lettura: 4 min
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Era talmente tanto tempo che non vedeva l'oscurità perdurare così a lungo, che aveva quasi dimenticato di quante infinite sfumature di nero è composto il buio.

Secoli. Erano passati secoli dall'ultima volta in cui l'oscurità aveva preso le redini ed era riuscita a mantenerle salde come in quel momento.

Sulla Terra il caos aveva dilagato e poi si era sedato, le popolazioni avevano subìto morte, mutazione, e infine rinascita. La vita si era sconvolta e poi riorganizzata in nuove forme e modalità.

Tutto seguiva il suo corso, anche se forse non era il corso che il destino di quel pianeta aveva sempre previsto.

Ma le cose cambiano.

Gli esseri umani, doveva ammetterlo, si erano adattati bene. Sapeva da sempre, fin dal giorno della Creazione, che quegli scarafaggi erano in grado di sopravvivere in qualsiasi condizione, insetti con l'intelletto capaci di creare grandi cose, piantagioni e grattacieli e concetti astratte come internet, e al contempo infestanti come un'edera velenosa, e altrettanto grami a morire.

Li aveva sempre mal sopportati, ma aveva dovuto ammettere che si erano comportati bene, dando fondo a risorse che non credeva sarebbero riusciti a sfruttare.

Erano vivi. Pochi, certo, ma vivi e pronti a riadattare quel mondo oscuro alle loro infantili ed egoistiche necessità.

Lodevoli. intraprendenti. Eppure li odiava dalla notte dei tempi, fin da quando loro Padre... Ah, ma quella era un'altra storia. Una storia dimenticata che anche Lui doveva superare.

Ingrata impresa!

Per un essere immortale e antico come Lui mutare era impensabile e dimenticare impossibile. Granitico nella sua forma e nella sua essenza dai secoli per i secoli, accrescere la sua saggezza era raccomandabile ma anche fonte di estrema sofferenza e di uno sforzo giustamente definibile titanico.

Avrebbe dovuto quantomeno provarci ad affrontare quella brutta diatriba familiare e prima o poi l'avrebbe fatto, ma nel mentre avrebbe volentieri continuato a mal sopportare gli umani e la loro imperfetta, offensiva natura.

Ne stava tenendo d'occhio uno da tempo, un tempo indefinito perché per lui il suo scorrere aveva un senso differente che per gli uomini. Settimane, se avesse dovuto utilizzare la terminologia terrestre.

Un uomo, un vecchio che proveniva dalle "generazioni pre-oscurità", come gli umani usavano definire coloro che avevano vissuto quando ancora la Luce esisteva. Era uno degli ultimi in vita, la maggior parte di loro non era sopravvissuta a lungo senza i raggi solari, altri erano riusciti a mutare, e così quel vecchio. Lo teneva d'occhio da tempo e aveva imparato qualcosa su di lui. Aveva figliato, o meglio, aveva una famiglia: moglie, due figli sani e uno morto per l'assenza di Luce, sette nipoti in salute con tutte le mutazioni necessarie al loro posto. Quella linea di sangue si manteneva bene, il corredo genetico era riuscito a evolvere in fretta e nel migliore dei modi, il più efficiente.

Ciononostante, qualcosa turbava il vecchio.

All'inizio non aveva capito cosa, rispetto allo standard sulla Terra la sua era una vita di tutto rispetto. Erano state necessarie molte osservazioni per comprendere: il vecchio voleva nuovamente la Luce, e chi non la desiderava su quel pianeta? O non l'aveva desiderato?

Ma lui era diverso.

Lui la desiderava troppo, tanto da offuscare il suo giudizio e la stima di ciò che è giusto e di ciò che è sbagliato fare.

Lo stava osservando anche in quel momento, e si rese conto all’improvviso di aver capito troppo tardi qualcosa di fondamentale. Le sue intenzioni.

Era stato lento, forse era arrugginito perché un tempo non avrebbe commesso un errore simile né si sarebbe lasciato sfuggire una svista come quella, eppure eccolo lì, a osservare uno stupido, vecchio essere umano che stava per batterlo in astuzia. L’uomo aveva lavorato nell’ombra, tra gli anfratti più nascosti di quell’angolo di pianeta dove aveva messo radici, raccogliendo informazioni e seguendo istruzioni arcane, collezionando all’apparenza un’accozzaglia di oggetti senza significato, che a un occhio più attento davano però indizio di ciò che stava architettando.

Quell’occhio attento sarebbe dovuto essere il suo!

Ma non lo era stato, e ora quell’insignificante umano, nell’oscurità illuminata da luci artificiali che, assieme al corredo genetico della popolazione, si erano evolute a sostituire il chiarore di una stella, era uscito allo scoperto.

Lo vide mescolare una polvere scura, del liquido denso, e infine aggiungervi delle erbe. Lo vide mormorare parole che improvvisamente lui non poteva sentire. Lo vide immergere le mani in quella poltiglia e iniziare a disegnare un intrico di linee.

Tentò di opporsi. Era sempre stato potente, uno dei più potenti! Non poteva un semplice essere umano coglierlo di sorpresa e di certo non avrebbe potuto piegarlo al suo volere.

Invocò il suo potere, reclamò la spada celeste che gli apparteneva di diritto, ma già sentiva uno strisciante sentore di qualcosa di sconosciuto muoversi dal fondo della sua coscienza. Era paura, che si trasformava veloce in terrore. Un’emozione oh, così umana, da fargli provare disgusto per se stesso.

Sentì il suo potere condensarsi tra le sue mani, ma era troppo tardi.

L’uomo chiuse l’ultima linea, mormorò un’ultima parola muta che questa volta esplose all’interno della sua coscienza come un boato, e contemporaneamente la sua potenza, più forte e luminosa di quanto fosse mai stato il Sole, si spense in un turbinio di polvere.

Sentì di avere un corpo. Percepì l’udito e la vista come la percepivano gli umani, non attraverso la coscienza ma mediante degli organi vitali fisici. Vide il buio, e ne fu terrorizzato. Poi vide la luce di cui gli umani si erano circondati, e ne fu terrificato ancora di più.

Infine vide l’umano, e seppe di non avere più scampo, né scelta, né libertà.

Il vecchio gli si avvicinò di un passo e lo guardò fisso, lucide lacrime a imperlargli le palpebre. «Salute a te, Arcangelo Michele».


lista Night

1 commento


michela.zancanaro98
07 ott 2024

Bellissimo, andrebbe continuato;)

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