ASTEROID, V. Venturi - Recensione
- rossanazancanaro

- 12 mag
- Tempo di lettura: 4 min

Autore: Vanessa Venturi
Vuoi leggerlo? Eccolo!
Genere: Fantascienza, Racconti
Numero pagine: 318
Tempo e spazio: 2036, America & Russia.
Età di lettura: Qualsiasi
Trama: 2036. Questa è la storia di Cassie e Vivien, all’apparenza due semplici amiche, che condividono un segreto.
Hanno entrambe la strana abilità di prevedere eventi tragici che accadranno in futuro, come quando sognano che un asteroide colpirà la Terra.
Vivien finirà in un luogo fuori dalle mappe geografiche, mentre Cassie verrà spedita in missione segreta in Russia, assieme alla sua famiglia.
Riusciranno a sopravvivere e a incontrarsi di nuovo, nonostante qualcosa di oscuro le tenga prigioniere?
Dal diario di Vivien Heal, anno 2036, post-asteroide.
«C’è qualcosa che rimane sotto la superficie dei polpastrelli, una volta che si abbandona un sogno. Un frammento. E se quello era un incubo, un presagio di morte o una premonizione si avverte come una scossa elettrica alla base della cornea. È come se gli occhi attuassero un movimento circolare attorno al frammento e mutassero forma. Tutt’attorno cambia qualcosa, ma non si sa che cosa. Quando si riaprono, l’atmosfera ha subìto uno sbalzo lieve. Ecco cosa ho provato quando sognai l’asteroide.»
Recensione: Asteroid è un romanzo di fantascienza postapocalittica che pone le sue fondamenta nella caduta di un meteorite sulla Terra. Questa calamità e gli eventi che ne conseguono vengono raccontati attraverso gli occhi di due protagoniste, Cassie e Vivien, che non solo erano vicine di casa, ma che condividono un legame molto speciale. Entrambe, infatti, in maniere differenti, hanno previsto la caduta dell’asteroide.
Uno dei fili conduttori del romanzo a mio parere è proprio questo legame fra le due protagoniste, che permette loro di sentirsi in contatto in modi comprensibili solo a loro, ma non solo. Ci sono analogie tra le avventure che si trovano a vivere: seppur separate e alle prese con situazioni molto diverse, il loro percorso è caratterizzato da difficoltà parallele, così come da modi di affrontare le sfide e di ricercare la verità concomitanti. Anche caratterialmente presentano delle simmetrie: a modo loro sono entrambe donne risolute, testarde, che farebbero di tutto per le persone che amano; e che difatti non esitano a farlo. Al contempo nessuna delle due nasconde le sue fragilità. Sono persone normali, non eroine “senza macchia e senza paura”, anzi: hanno timori, insicurezze, momenti di sconforto, e proprio questo mi ha permesso di sentirmi in sintonia con entrambe.
Cassie vive il periodo post-asteroide con la sua famiglia, in Russia; Vivien invece si ritrova all’interno di un centro che apparentemente aiuta le persone a ricostruirsi una vita dopo averle protette dall’impatto. Entrambe, proprio dall’arrivo dell’asteroide, iniziano a notare dei cambiamenti nelle persone a loro care. All’inizio lievi, poi sempre più evidenti, nonostante sembrino le uniche a rendersene conto in maniera lucida. Da qui partirà la loro ricerca della verità, che le porta verso strade inquietanti che mettono continuamente in discussione sia ciò che credono di scoprire, trascinate tra sogni, visioni, allucinazioni e realtà, ma anche ciò che noi lettori crediamo di capire.
Se ci aspettiamo un romanzo d’azione, ve lo dico, sbaglieremo. Asteroid è una storia profondamente psicologica, riflessiva, pregna di complotti e misteri e pericoli in agguato, che le protagoniste percepiscono come un prurito sottopelle; anzi, come frammenti di immagini e sensazioni che appaiono alla periferia dei loro sguardi e che fanno loro mettere in dubbio la realtà in un modo diverso da chiunque altro.
Se all’inizio ho sentito la mancanza di una narrazione più avventurosa, da un certo punto in poi l’intreccio delle storie di Cassie e Vivien ha iniziato a mostrare la sua vera forma, e allora si è accesa la curiosità di scoprire quali segreti nascondevano medici e militari che controllano i centri che le ospitano.
Lo stile di Vanessa Venturi è lo specchio della narrazione: psicologico, a tratti arzigogolato per stare dietro ai pensieri ma anche alle paure, alle paranoie e alle teorie delle protagoniste; non l’ho comunque trovato eccessivamente prolisso, proprio perché queste caratteristiche sono a mio parere necessarie per trasmettere a noi lettori le sensazioni di Cassie e Vivien, sensazioni di confusione e disorientamento. Questa sensazione di stordimento l’ho percepita molto, grazie, oltre che allo stile, anche alle descrizioni sempre molto funzionali, di colori e asetticità delle stanze e degli ambienti per esempio; e l’ho sentita acuirsi verso la fine, quando alcuni colpi di scena mi hanno fatto credere di essermi lasciata anch’io ingannare dai piani malefici dei “cattivi”.
Un altro filo conduttore che ho individuato nel romanzo è il concetto di frammento, che ritorna negli occhi delle protagoniste e che le accompagna per la loro avventura, fino a una sorta di chiusura di un cerchio, alla fine.
In conclusione, è stata una lettura che ho apprezzato molto. Ci sono piccole cose che avrei ampliato, come ad esempio le motivazioni di “un certo cattivo” (di cui non specificherò null’altro per evitare spoiler) o la descrizione del mondo post-asteroide, che forse avrei gradito ancora di più se avessero avuto più spazio; e ci sono delle domande rimaste sospese a cui avrei voluto trovare risposta- per esempio, che fine hanno fatto i genitori di Vivien? E perché non li ha cercati subito come una pazza arrivando al centro!?
Questo in ogni caso non ha intaccato il mio giudizio finale, che è sinceramente positivo. Se avete voglia di leggere un postapocalittico diverso dal solito, dove l’apocalisse ha delle conseguenze inaspettate e viene forse anche sfruttata per dare sfogo alla crudeltà umana più sadica, allora Asteroid fa per voi, e sono certa che non vi deluderà!
Perché leggerlo? Se cerchi un postapocalittico diverso dal solito, fa per te.
Se ti piace la fantascienza!
Se ti piacciono i romanzi psicologici, con intrighi e misteri inquietanti!
Perché non leggerlo? Se preferisci la fantascienza tradizionale.
Se i romanzi che hanno la mente come protagonista ti annoiano.




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