top of page

THE JELLY BEANS EXPERIMENT, G. Olivotto - Recensione

  • Immagine del redattore: rossanazancanaro
    rossanazancanaro
  • 18 mar
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 19 mar

copertina del romanzo I figli del cratere

Autore: Giuliano Olivotto


Vuoi leggerlo? Eccolo!


Genere: Fantascienza


Numero pagine: 160


Tempo e spazio: Futuro, Terra.


Età di lettura: Qualsiasi


Trama: Immergiti in un universo in cui ogni storia incarna un "colore" e un "sapore" unico, stimolando le emozioni e lasciando un retrogusto di meraviglia. Questi racconti di fantascienza trascendono i confini del tempo e dello spazio, inoltrandosi anche nel regno dell'inspiegabile e del bizzarro. Questa antologia personale, che comprende 18 racconti brevi e 3 graphic novel, si rivolge a coloro che amano il mistero e l'ultraterreno.

"The Jelly Beans Experiment" è un test surreale, un invito ad affrontare uno alla volta territori inesplorati, gustandosi a fondo ogni storia... come una caramella gommosa dai mille gusti o divertendosi a finire l'intero pacchetto in una volta sola. Come sarà il tuo esperimento?


Recensione: Questa raccolta si ispira nel titolo e nell’estetica a un pacchetto di caramelle, e non lo fa a caso. Non solo perché i racconti sono effettivamente racconti brevissimi, della durata appunto di una caramella, ma anche perché ogni racconto ha un sapore diverso, e proprio come nei sacchetti di gelatine non sai cosa ti capiterà in mano.

Fin dalla copertina, ho trovato questa raccolta estremamente artistica e originale. È stato curato ogni dettaglio, come per esempio l’indice dei contenuti nella quarta di copertina che è indicato con delle percentuali di %VLG, ossia “valore di lettura giornaliera” calcolato in percentuale di alieni, intelligenza artificiale, strani pianeti o “animali, di cui gatti” e molti altri; particolari geniali che mi hanno elettrizzata fin da quando ho ricevuto il libro.

I racconti sono un totale di 21, di cui 3 sono graphic novel disegnate sempre dallo scrittore che è quindi un artista a tutto tondo. Parlando proprio di queste graphic novel, le ho trovate molto accattivanti, con un uso dei colori e dei cambi di scena tra le vignette differenti a seconda del tipo di storia che viene raccontata: inquietante, eterea, o di silenziosa scoperta. Anche solo scorrendo le immagini con lo sguardo si può già percepire l’atmosfera del racconto, e calarsi nell’ambientazione prima ancora di leggerlo.

Il filo conduttore che ho trovato nel corso dell’opera è sicuramente la sorpresa, legata a doppio filo al tema dell’esplorazione. Ogni racconto cerca di “andare oltre”, di approfondire la fantascienza trattando le sue forme più inusuali, e analizza il tema dell’esplorazione in tanti modi diversi, partendo dai più classici viaggi spaziali, per arrivare alle varie facce che può acquisire il viaggio interiore alla scoperta di se stessi.

Molti racconti giocano sui colpi di scena, e questi sono stati proprio i miei preferiti: raggirano il lettore, gli fanno credere di andare verso una certa direzione, per fargli scoprire solo alla fine che il significato era invece tutt’altro e che ciò che aveva intuito fino ad allora era completamente sbagliato. Soprattutto in racconti così brevi- i più lunghi non superano le quattro facciate, sfruttare l’inganno dei colpi di scena è secondo me una scelta sempre molto azzeccata, perché per quanto la narrazione possa essere coinvolgente, di certo non c’è tempo di affezionarsi a dei personaggi o di sentirsi immersi nelle vicende. I colpi di scena finali danno al lettore quell’emozione in più, che permette alla storia di rimanere impressa.

In questa raccolta trovo che molti racconti abbiano colto nel segno sotto questo punto di vista; spesso e volentieri a inizio lettura mi sono sentita confusa e perfino disorientata, faticando a comprendere cosa stesse succedendo al protagonista, per poi venire pian piano trascinata nel suo universo e solo alla fine comprendere, tutto in una volta e di colpo, la realtà delle cose.

In altri racconti, invece, l’atmosfera si svela fin dall’inizio e va in crescendo fino al finale; tra questi i miei preferiti sono stati quelli dal clima inquietante e disturbante.

A mio parere ci sono stati infine alcuni racconti che mi sono risultati un po’ fini a loro stessi, come fossero di passaggio. In ogni caso, comunque, anche questi fanno parte del “sacchetto”, e come in fatto di caramelle sicuramente ci sarà chi non è d’accordo con me perché con gusti diversi dai miei.

In conclusione, reputo questa raccolta un esperimento davvero ben riuscito.

Per chi, come me, ama i racconti, è un libro fuori dal comune che veramente merita di essere letto, anche per vedere la fantascienza sotto una luce un po’ diversa dal solito!

 


Perché leggerlo? Perché è un genere della fantascienza molto raro.

Perché i racconti ti faranno venire voglia di essere un umano migliore.

Perché se ti sta a cuore la natura, fa decisamente per te.

Perché forse sei stanco delle distopie in cui va tutto sempre male!


Perché non leggerlo? Perché se non ti piacciono i racconti e preferisci i romanzi, non fa per te.

Perché se i drammi sono il tuo genere preferito, questo libro non è il tuo!

Commenti


bottom of page