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All Hallows' Eve

  • Immagine del redattore: rossanazancanaro
    rossanazancanaro
  • 24 feb
  • Tempo di lettura: 3 min

Breve intro

Questo racconto è nato per un concorso su wattpad, il tema era Halloween ed è una fanfiction di Peaky Blinders.

Alcune parole sono in grassetto maiuscolo poiché la sfida consisteva nell'inserirle all'interno del testo.


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Pioveva.

Il selciato, i tetti, e tutto quanto il resto risuonavano come un concerto di pentolame, e la luce dei lampioni era offuscata dall'acquazzone.

Thomas scrutava il buio fuori dalla finestra, nonostante si distinguesse ben poco a causa degli schizzi di pioggia che avevano sporcato il vetro.

Pioveva sempre, alla vigilia di Ognissanti, pensò. Così forte, però, di rado.

«Tommy, avanti» lo esortò il maggiore dei fratelli Shelby, impaziente come di consueto. «Possiamo finire questo lavoro entro notte? Domani è Ognissanti!»

Tommy voltò le spalle alla finestra e abbracciò la stanza con lo sguardo. «Lungi da me compromettere la SACRALITÀ della giornata».

«Non essere blasfemo, col tuo sarcasmo!»

«Tommy, Arthur, smettetela di litigare» li rimproverò Ada, comparsa dalle scale. Senza degnare di ulteriore attenzione né loro né il lavoro che li stava tenendo riuniti a quell'ora della sera, attraversò la stanza fino alla porta d'ingresso, che spalancò decisa. Una folata di vento gelido invase l'ambiente.

«Dove staresti andando?» la rimbeccò Tommy.

«A una festa». Ada roteò gli occhi. «Vanno di moda, queste cose. Il bambino resta con zia Polly» anticipò la domanda del fratello, che comunque non sembrava soddisfatto.

«Da sola?»

«Sono accompagnata» replicò indignata.

«Da chi?»

La ragazza gli piantò addosso uno sguardo di pietra. «Questi, Thomas, non sono affari tuoi». E sparì nella pioggia.

Arthur sbatté le mani sul tavolo. La sinistra era fasciata all'altezza delle nocche, e del sangue fresco stava iniziando a filtrare dalla garza. «Possiamo, per cortesia, finire questo lavoro?»

«Non credo servirà ancora tanto tempo» valutò John sedendo al tavolo davanti al camino. Poteva anche essere il più giovane tra i fratelli presenti, ma in quel genere di cose non aveva nulla da invidiare loro.

«Bene-» esordì Tommy, ma non riuscì ad aggiungere altro perché quattro colpi ben assestati fecero voltare di scatto i tre fratelli in direzione dell'ingresso.

«E adesso» ringhiò Arthur, «chi diavolo è?»

Per un attimo rimasero tutti in attesa, poi Tommy raggiunse la porta in poderose falcate e la spalancò, la mano destra sulla pistola.

La scena che comparve fu tutt'altro che attesa: cinque bambini, travestiti con stracci e maschere di cartone, alzarono i visetti verso di lui. «Dolcetto o scherzetto?» esclamarono in coro.

Li fissava ancora, sconcertato che qualcuno avesse permesso ai figli di estendere quel gioco fino al covo dei Peaky Blinders, quando alle sue spalle comparve Arthur.

«Tommy, muoviti, i bambini vogliono i dolci!»

Thomas rivolse il suo sconcerto anche al fratello, che stava già distribuendo un COSPICUO quantitativo di noci, nocciole e dolcetti.

«Ma siete bellissimi» li elogiava. «Anzi, no, terrificanti» si corresse ridendo sotto i baffi. «Fate proprio paura, davvero!»

«Ora basta, bambini» Tommy interruppe la scenetta. «Andate, su. E tu, non volevi finire il lavoro in fretta?»

Arthur borbottò qualcosa di incomprensibile mangiando una noce, Tommy chiuse la porta col chiavistello, e Jhon si alzò dal tavolo.

«Concludiamo questa faccenda» decretò il secondo.

«Tanto non parlerà mai, no?» sogghignò il terzo.

Il primo sputò un pezzetto di guscio nel fuoco del camino, poi fronteggiò l'uomo che, CEREO e pesto, si trovava legato a una sedia. Estrasse la pistola, gliela puntò alla fronte, e premette il grilletto. «Buon All Hallows' Eve, stronzo».


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