Esercizi di scrittura 4 - Una persona qualunque
- rossanazancanaro

- 2 lug 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 28 mar 2023
Descrivi una persona (che non conosci) a partire da una foto (prova a immaginare la sua professione, i suoi hobby, i suoi gusti musicali e culinari).

Si chiamava Giosuè come suo nonno, e a differenza di ciò che capita molto spesso in questi casi il suo nome gli piaceva.
Gli era sempre sembrato un nome un po’ altisonante, adatto a qualcuno che fa grandi cose; anche se poi non era mai stato sicuro di cosa volesse dire, fare grandi cose. Venire ricordato? Diventare ricco? Sviluppare un progetto umanitario capace di risolvere il problema della fame nel mondo?
Qualsiasi cosa volesse dire, comunque, Giosuè non aveva fatto nessuna di quelle tre cose.
A quasi sessant’anni lavorava ancora nel settore dell’abbigliamento, così come quando ne aveva venti, ma non era uno stilista: non era famoso, non era un’artista, e le sue creazioni non raggiungevano la settimana della moda. Gestiva la sua sartoria, specializzata nel confezionare abiti da uomo su misura, una boutique piccola ed elegante situata vicino al centro città, da quarant’anni sempre nello stesso palazzo. L’aveva aperta grazie all’aiuto di sua madre, che aveva investito nell’affitto prima e nell’acquisto poi di quel piccolo spazio che era il suo negozio.
Nel tempo aveva adattato il suo stile alle mode e alle richieste del mercato, spaziando tra le stoffe e i colori, spingendosi a creare, nel suo piccolo laboratorio che dava lavoro a due sarti, anche qualche capo diverso da camicie, giacche e smoking.
Aveva una clientela affezionata, non particolarmente numerosa ma sufficiente a non aver mai rischiato il fallimento. E i suoi dipendenti, quattro in totale, non avevano mai visto ritardare lo stipendio.
La cosa che preferiva del suo lavoro era il giorno nel quale bisognava riorganizzare totalmente la vetrina, una volta ogni due mesi: con l’aiuto della sua commessa Daniela, che aveva sempre avuto buon occhio per le composizioni dei vari capi, sceglievano i modelli di punta e i colori da mostrare, e il risultato gli dava sempre l’impressione di lavorare in un negozio nuovo di zecca.
Ogni giorno apriva alle otto in punto e chiudeva alle diciotto, tranne la domenica, giorno di chiusura, e il lunedì, quando l’orario era ridotto solamente al pomeriggio.
Nel tempo libero Giosuè non si annoiava; non aveva una famiglia sua, ma non soffriva la solitudine visto che suo fratello aveva ben cinque figli che gli facevano visita quasi troppo spesso.
Il sabato sera, poi, dopo aver consumato l’abituale aperitivo col suo amico Claudio, tornava a casa, apriva il suo quaderno rosso, e sceglieva un’attività dall’elenco. Era quella una tradizione nata grazie alla donna che era stata la sua compagna per quasi quindici anni prima di lasciarlo in seguito a un incidente, e che lui aveva continuato a portare avanti nel tempo. La cosa consisteva in un lungo elenco di attività, tutte appuntate sul suddetto quaderno, dalle più semplici alle più pazze; qualsiasi cosa gli venisse in mente lui la scriveva, e ogni sabato sera ne sceglieva una per la domenica. All’inizio, dopo il lutto, aveva semplicemente deciso di completare le attività che avevano scritto assieme Lucia e lui, ma quando quelle si erano esaurite si era ritrovato a scriverne altre, e la tradizione non era mai morta.
Era proprio così che aveva scoperto un piccolo museo quasi sconosciuto della sua città, assaggiato piatti straordinari e imparato che andare da solo al ristorante gli piaceva molto, acquistato l’abbonamento al teatro, assistito a innumerevoli conferenze riguardo gli argomenti più disparati. Ma aveva anche sperimentato un volo in deltaplano, viaggiato in due giorni fino all’Egitto e ritorno per fare snorkeling, scalato una parete in cordata, seguito un corso per distillare le grappe, e l’ultimo weekend provato quasi tutte le attrazioni di Gardaland, quella volta eccezionalmente accompagnato da due dei suoi nipoti.
Non era un patito del risparmio ma era sempre stato molto attento alle spese, scattava una singola foto per ogni attività dei weekend, e aveva il sospetto che la sua nipote mediana puntasse un giorno a rilevare la sua attività. Ed era negato nel prendersi cura delle piante, ma non aveva mai smesso di insistere nel piantare, sul suo terrazzino, una rosa rampicante così come era sempre piaciuto a Lucia.




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