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ARMILLA MECCANICA 1: NEL CIELO, F. Carta - Recensione

  • Immagine del redattore: rossanazancanaro
    rossanazancanaro
  • 5 ago 2024
  • Tempo di lettura: 5 min

Aggiornamento: 12 dic 2024

copertina del romanzo armilla meccanica, nel cielo

ARMILLA MECCANICA 1: NEL CIELO



Autore: Fabio Carta


Editore:  Inspired Digital Publishing


Vuoi leggerlo? Eccolo!


Genere: Fantascienza, Space opera


Numero pagine: 300 circa


Tempo e spazio: Via Lattea, colonie.


Età di lettura: Qualsiasi


Trama: "I Meka incarnavano un’idea, quasi un’ideologia in verità, quella del gigantismo meccanico dell’umanità alla conquista delle stelle. Troppo grande l'universo per affrontarlo con le sole piccole membra fornite all’uomo dalla natura".

Su una remota miniera extrasolare Geuse, un vecchio mek-operaio, giorno dopo giorno vede i frutti del suo duro lavoro sfumare a causa di una crisi economica senza precedenti, che coinvolge tutte le colonie della Via Lattea. Come molti altri medita di prendere ciò che gli spetta e di cambiare vita. Ma non è così facile.

Ad anni luce da lì la Metrobubble, la capitale finanziaria della galassia, è stravolta dallo slittamento temporale tra sistemi planetari, dai disordini e dalle rivoluzioni. Ora a regnare è un feroce dittatore che si fa chiamare Meklord. I nativi del pianeta, i queer, gli fanno guerra per quanto possono, mentre attendono l'aiuto della Terra o di chiunque avrà il coraggio di sfidare per loro le maree del tempo e le armate meccaniche del tiranno.

Un liberatore, un pirata, un avventuriero… o anche solo un semplice operaio.


Recensione: Primo volume della saga Armilla Meccanica, "Nel cielo" è un romanzo corale che introduce le vicende sociali e politiche della Via Lattea del futuro, spostandoci tra le sue colonie, le miniere e la capitale finanziaria, e soprattutto conoscendo vari personaggi tra cui un queer rivoluzionario, il crudele Meklord, e il bizzarro equipaggio di un Meka.

La narrazione è in terza persona, e i capitoli sono parecchio lunghi e complessi, così come lo stile che è ricercato e ambizioso.

Ma entriamo nel dettaglio.

Ambientato su straordinari pianeti immaginari e ricco di astronavi e viaggi interstellari, questo è un romanzo adatto agli estimatori della più pura space opera e agli amanti della fantascienza-hard: infatti la tecnologia non fa semplicemente da sfondo, ma da protagonista durante tutta la narrazione.

La troviamo raccontata nel dettaglio, ogni futuristica invenzione viene spiegata ampiamente e descritta minuziosamente, spesso con un linguaggio molto tecnico e una terminologia ricca di neologismi, tanto che secondo me soprattutto in alcuni tratti il genere del libro può sfociare tranquillamente nella fantaingegneria.

Ma non è solo la tecnologia a venire descritta in modo particolareggiato.

Il worldbuilding per esempio è veramente degno di menzione: fin dal primo capitolo le descrizioni dei luoghi colpiscono per la loro accuratezza e ricchezza di dettagli, oltre che per la grandiosità della fantasia che li ha partoriti. Già normalmente la creazione di mondi mi affascina, in questo caso sono rimasta sinceramente estasiata. Ogni pianeta, ogni colonia, ogni luogo ha le sue particolarità, e sono geniali secondo me, anche per la loro plausibilità. Alcuni sono in stato di rovina, altri presentano problemi legati alla gravità o all'incidenza delle radiazioni, su altri ancora troviamo tecnologie di lusso; le idee che hanno generato questi mondi sono veramente affascinanti.

L'altro lato della medaglia è che descrizioni tanto lunghe e minuziose, unite a frasi altrettanto lunghe e piene di subordinate, rendono la lettura lenta e sicuramente non snella.

Soprattutto all'inizio, la trama mi sembrava avesse difficoltà ad avviarsi e ho rischiato di perdermi un po', anche perché, seppur creando un worldbuilding estremamente curato, le descrizioni le ho trovate eccessivamente prolisse e forse alle volte perfino non necessarie (ma quanti di questi dettagli tecnici servono effettivamente all'avanzamento della storia?)

Lo stesso discorso lo applico alle numerose digressioni sul passato, sulla storia della Galassia, e sulla struttura sociale.

Esse, a mio parere, più che andare a intervallarsi con l'azione e le interazioni tra i personaggi, vanno a sovrastarle; in questo modo quando si tornava alla narrazione a volte avevo perfino dimenticato da dove eravamo partiti.

Per quanto riguarda i personaggi, ho faticato un po' a capirli e conoscerli, ma andando avanti, da metà romanzo in poi e man mano che le vicende diventavano più chiare, anche loro si delineavano sempre meglio.

Ora posso dire che a mio parere sono costruiti con abilità. Sono personaggi singolari, con tratti caratteriali definiti e lati che invece si scoprono pian piano e che mi hanno molto sorpresa. Per esempio il dittatore, spietato, sì, ma dalle cui parole a volte trapela qualcosa di differente; o Geuse, molto religioso e solitario, di cui alla fine del romanzo scopriamo un lato... davvero imprevisto.

Un altro aspetto che ho apprezzato tanto è che nessuno di loro sembra stereotipato, non ci sono "macchiette" in questo libro, anzi, tutto il contrario, e visto che io sono grande fan dei personaggi complessi questa è stata una delle mie caratteristiche preferite del romanzo.

L'avventura vera e propria, come ho detto, impiega del tempo per ingranare; il primo capitolo si apre in realtà con una scena abbastanza drammatica, ma poi il ritmo rallenta. Solo verso la fine si fa effettivamente sostenuto, e qui troviamo anche battaglie tra Meka che mi hanno tenuta col fiato sospeso.

Leggendo questo romanzo ho avuto la sensazione che le vicende venissero solo introdotte, in preparazione ad avventure che inizieranno sul serio nei volumi seguenti.

Proprio per questo motivo ho faticato a creare un legame con i personaggi e con l'universo che lo scrittore ha creato, cosa che sono certa accadrà leggendo i volumi successivi perché è un romanzo così ben costruito che bisogna necessariamente fidarsi del processo.

È un romanzo estremamente complesso: ho dovuto mantenere l'attenzione sempre molto alta per non perdermi e per seguire la trama, per districarmi tra la cibernetica e la meccanica, per comprendere la società e le condizioni che l'hanno portata al punto in cui si trova, per cui posso dire con sicurezza che non è una "lettura da spiaggia".

È impegnativo, non si può negare.

Ed è anche un libro di cui è evidentissimo lo studio che c'è dietro: niente è lasciato al caso, ogni dettaglio, ogni dialogo, ogni termine, è stato scelto con cura e questa cura si vede.

Il risultato è un romanzo importante, mi verrebbe da dire solenne, sicuramente "vecchio stampo", dove non dovrete cercare sentimentalismi perché non ne troverete, ma piuttosto l'accurata costruzione non solo di un mondo ma di una struttura sociale intera, con la sua storia, i suoi trascorsi, la sua religione, le sue rivolte.

Secondo me per gli appassionati della fantascienza più autentica è una lettura che deve comparire nella libreria, soprattutto se cercate una storia che non si esaurisca in poche pagine ma che si componga invece pezzo dopo pezzo, tassello su tassello, fino a costruire una trama macchinosa e memorabile.


Perché leggerlo? Perché se ti piace la fantascienza ricca di tecnologie è il libro per te.

Perché la trama cresce piano ma alla fine vorrai assolutamente sapere cosa succede!

Perché se ami la fantascienza dei viaggi spaziali, fa al caso tuo.


Perché non leggerlo? Perché se cerchi un romanzo veloce e pieno di azione questo non fa per te.

Perché se ti spaventano i libri lunghi... questo lo è!

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